Il movimento dell'Action Painting, Jackson Pollock

Pubblicato il da Joyceline Sherwood

Pollock e la nascita dell'Action Painting, che contribuì a rompere gli schemi con l'arte "da cavalletto".

Fu Harold Rosenberg a denominare questo nuovo movimento artistico americano nel 1952, che con il suo articolo " American Action Painters" volle sottolineare l'importanza dell'atto fisico nel dipingere in molti pittori che venivano designati con l'etichetta di "espressionisti astratti". La più grande varietà di modi e di umori regnava fra questi artisti; vasti e massicci i movimenti che davano vita ai loro dipinti, spesso con colori stridenti con timbri particolari e insoliti rispetto alla pittura europea di quegli anni.

Le tele degli action painters erano di dimensioni molto ampie per rendere ancora più efficace il movimento del pittore nella sua opera, quasi un cadere dentro la tela...

Un influsso molto importante per la nascita del movimento venne dal concettualismo di Duchamp, negli Stati Uniti dal 1915, e di Max Ernst che anticipò alcune tecniche in seguito utilizzate dagli action painter quali il dripping. Per la potenza dei suoi dipinti Pollock si pone come artista principale e più rappresentativo del movimento, oltre che aderire al ruolo di artista "maledetto" si andò a creare un personaggio ed un caso intorno a lui. La corrente letteraria di quegli anni era la Beat Generation con al centro il grande Kerouack, autore di libri quali il classico "Sulla strada".

Pollock più di altri americani costituisce l'esempio di come questa nuova arte volle rompere tutti gli schemi precedenti del classico quadro da cavalletto, ed inoltre in questo artista ci fu una fusione di due grandi stili, l'espressionismo nordeuropeo ed il surrealismo. Pollock si rese conto subito che la conquista di nuovi spazi era limitata dai media tradizionali che la maggior parte degli artisti usavano. Da qui i suoi tentativi di usare il colore secondo la tecnica del dripping ovvero il lasciar gocciolare il colore direttamente da un recipiente sospeso sopra la tela posta orizzontalmente, si rivelava una maniera di ottenere un risultao di immediatezza che consentiva all'artista l'istantanea presa di contatto con l'opera nel suo divenire. L'arte specie quella della maturità di pollock si può definire gestale piuttosto che segnica, infatti è il gesto sospeso del dipingere anche forme nell'aria che colando sulla tela ne segnano l'immediata nascita piuttosto che il segno a definire l'opera. Come quasi sempre accade in ogni arte autentica è l'artista che era riuscito ad incarnare la sua volontà espressiva negli strumenti che più gli si addicevano.

Number 1, 1950 (Lavender Mist), 1950, oil, enamel and aluminum on canvPollockJackson Pollock
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