I Quadri Gemelli

dolci ore sei del pomeriggio…vi penso in modo affettuoso perche’ segnate lo stacco dal rumore frenetico del mondo e siete un’ora accogliente che culla quei pensieri creativi che, durante la notte si trasformano in correnti profonde, creano sogni a volte talmente surreali che ispirate ed ispirerete i colori dei prossimi paesaggi che ho lungamente sognato.

Il lavoro e’ sempre cosi’ intenso con quell’olio in tubetto che affascina le mie dita nella sua scorrevolezza, docilita’, e che sa essere fuoco e dare fuoco ad un sole che va a dormire.

2.Il primo gemello

Il primo gemello non e’ piu’ con me ma lo sento e lo vedo nel secondo…che e’ rimasto solo ed orgogliosamente appeso al suo gancio sulla parete del mio studiolo, dietro la tenda azzurra con farfalle ricamate, nella penombra della sera gli volano intorno a fargli compagnia e giocano con lui, che ha una vita sua indipendente, come ogni olio che si prende anche con prepotenza il suo diritto di essere, la sua dignita’ dei secoli di tradizione di pittura, scivolato fra le dita dei grandi maestri, riempito i loro cuori e le loro anime, grandi maestri in fiamme! Si, l’olio assorbe le scintille di vita che gli dai….frammenti di te…li compone e si mette al mondo da solo e va, passa di mano in mano, con ogni nuovo commento su di se che accoglie….ma….in segreto assorbe in se stesso per accrescersi, al di la dei tuoi occhi che lo hanno seguito nascere dai tuoi stessi strumenti e dalle righe sulla tua fronte di concentrazione e dissoluzione. Respira!

I quadri sono nati insieme, in una torrida estate fiorentina, su tele dell’amico Salvini, nascosti fra le colline tanto amate dagli stranieri tagliate dalla Strada in Chianti che le percorre, strada tortuosa e misteriosa, affascinante nei suoi snodi imprevisti e soprattutto nelle scene gia’ dipinte dalla sapiente mano della Natura e accarezzate dai toni della terra rosei a giorni, gialli in altri. Le ocre, le terre rosse, il verde ulivo, nel loro pieno splendore estivo alle 6 del pomeriggio esaltati dalle luci del Sole calante. Le sei, misteriose e piene di potenziale!

Il casale bianco latte e di fronte la valle di ulivi tormentati nelle loro forme naturali, a volte visti come mani che affiorano dalla terra portando alla luce i loro frutti. Piante sacre. Profumate di storia, di secoli, storie di uomini e donne attorno agli ulivi…danzando nella gioia delle stagioni piu’ generose di frutti…Io dalla mia stanza col tavolino tondo mille volte lasciavo vagare lo sguardo cercando di cogliere le forme, i toni, i contrasti, l’idea naturalistica era fortemente presente una celebrazione di amore per le terre e dei cieli ampi, screziati in tramonti ed albe da togliere il fiato e farmi tossire ad una sigaretta accesa col caffe’ davanti al mio tavolino con i miei strumenti e le mani tremanti di fronte ad una tela di Salvini un po’ ingiallita e perfetta!

Prima venne la casa con le tegole rosse, poi il cielo con nuvole sparse dal vento ed infine, una vallata con ulivi tutti disposti in fila, piccoli soldati verdi longevi, eterni nei luoghi e nei sogni, sull’attenti per essere ritratti nelle pose diverse e non uniformi. La mia armata della natura mai uguale a se stessa mai in posa eppure sempre in posa, pronta al ritratto, come una diva dai mille capricci. E dai capelli rossi.

Il quadro fluiva nelle mie mani, fu veloce l’esecuzione quanto lenta l’osservazione, la contemplazione, visioni evocative di un mondo sotto la mia finestra. Superando il mio timore di essere vista come voler tenere un segreto scesi a valle per i dettagli, poi di nuovo da lontano usai la mia cara prospettiva leonardesca, poetica e studiata cosi’ tanto da rendere assolutamente naturali le distanze senza linee convergenti verso un punto di prospettiva, ma bensi’ abbracciando l’intera scena usando solo le velature di colore verso i toni dell’azzurro e del violetto, i colori della sera per rendere le distanze morbide, palpabili e soffici all’occhio. Quanta maestria nel genio che tutto studiava e tutto indagava, immaginifico. Lui.

2.Il secondo gemello.

Trascinata da sentimenti vaghi e distorti, disarmonici liberai i colori dalla mano naturale per rendere quei cieli toscani di ocra rossa, quelle file di cipressi neri, lungo la strada verso il casale bianco latte, poggiato su una terra rossa ed ocra quasi a somigliare al cielo, era tutto in fuoco in agosto sulle colline toscane, dentro me semplicemente, fuori l’armonia era dominante come nel primo quadro che avevo concluso e lasciato su una panca ad asciugare, aspettando, l’olio che ti fa sempre aspettare sia nelle velature sia nelle fasi finali come l’asciugatura. Mille pause ti da, mille attese ti da. Il casale era una traccia armonica di purezza che volevo mettere in contrasto con il resto del paesaggio, come i personaggi in teatro che hanno in se una doppia natura due volti, due anime, due cuori.

3.Due cuori.

Due cuori si incontrano in anni dove ormai di quelle colline fiorentine rimangono tracce nei sogni, rimangono colori negli  occhi e i due quadri insieme nel mio studiolo, tornata a Roma diversi anni dopo. Profuma di Toscana ancora lo studiolo, e, tracce indelebili sulle tele riaffermano anni e sentimenti e studio, tecnica che, poi, viene acquisita per essere poi accolta e superata dai moti d’animo. Forti torrenti che scorrono nel profondo, e, verso le sei hanno deciso di palesarsi, regalandomi una nuova serie di idee figurative. Una parte del mio cuore e’ con te che fra molti quadri hai scelto lui, compagno inseparabile del suo gemello realistico. Hai scelto il gemello di fuoco e latte che tieni caro, mentre io mi godo l’armonia di ulivi e cieli azzurri, sereni del primo gemello. Hai preso un quadro nato dal fuoco, quel fuoco che hai tu dentro, che, forse ti ha guidato nella scelta, ed hai lasciato a me la serenita’ che costruisco in ogni nuovo quadro o immagine di esso fino alla sua effettuale realizzazione, conterrano il fuoco e la serenita’ inscindibili parte della natura, grande nelle sue espressioni, ed una piccola mano, la mia che la insegue, la trasforma, la fa sua per poi farla prendere vita indipendente. In nuove visioni.

Alcuni che si amano hanno le catenine con i cuori spezzati, meta’ ad uno meta’ all’altro…noi abbiamo i quadri gemelli, scambio d’amore.

Fine.

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